Thursday, March 23, 2006

NASCITA DEL CONTRAPPUNTO IMITATO

La tecnica del contrappunto fu definita durante il XV secolo e conobbe subito una vasta diffusione. Essa si basa sul principio dell'imitazione, libera o rigorosa, che contraddistingue l'elemento attivo capace di assicurare l'unità temetica delle composizioni. Nel contrappunto imitato c'è quindi una voce che espone un motivo (o soggetto) chiamato dux ed altre che rispondono variandolo (comes), Nel XV secolo i maestri chiamavano l'imitazione canone e lo differenziavano in: canone mensurale e canone enigmatico. Nel primo una stessa melodia era eseguita contemporaneamente da più cantori, con ritmi e durate diverse. Tra i canoni mensurali ricordiamo: l'Agnus Dei della Missa “L'homme armé” di Pierre de la Rue. Nei canoni enigmatici, invece, si presentava solo il motivo che aveva funzione di dux, mentre la risposta non era espressa nella notazione ma celata sotto un indovinello da risolvere. I canoni enigmatici sono un esempio della concezione intellettualistica nel periodo del passaggio dal Medioevo al Rinascimento che ricercava simboli, risolveva gli artifici, ecc.... Alcuni esempi di canoni enigmatici si possono trovare nell'Esemplare ossia Saggio Fondamentale pratico di contrappunto (1774-75)
di padre G.B. Martini.

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