Friday, March 03, 2006

I TROVATORI

La nuova lingua d'oc diffusa nelle province della della Francia meridionale acquistò dignità letteraria grazie ai trovatori. Nei versi delle loro poesie comparivano valori come l'amore cortese caratteristici di quel tempo. La poetica più comune fu la cansó, divisa in strofe o stanze (coblas) aveva una struttura simile a quella degli inni. Altre forme furono i sirventès, il planh, la tenso o joc parti, l'alba, la pastorela, i ductia e le estampida. Tra gli stili ricordiamo: il trobar plan o trobar len, il trobar lic e il trobar clus.
Friedrich Gennrich, un musicologo tedesco, ha diviso la produzione musicale trovadorica e dei trovieri in quattro forme-tipo musicali: il tipo litania (ripetizione di una stessa formula melodica con possibile alternanza tra coro e solista), il tipo lai-sequenza (ogni frase era ripetuta prima di passare alla successiva), il tipo inno (formato da strofe con stessa struttura metrica e stessa melodia), il tipo rondeau (il ritornello corto ripetuto dal coro si contrappone ad una o più stanze di maggiore ampiezza). Oggi conosciamo il nome di circa 450 trovieri, oltre 2600 testi poetici e appena 350 melodie. I più importanti trovatori furono: Guglielmo IX, Ebolo II, Marcabruno di Guascogna, Jaufré Rudel, Bernard de Ventadorn, Arnaut Daniel, Guiraut de Borneilh, Rainbaut de Vaqueiras, Peire Vidal, Folquet di Marsiglia e Uc de Saint-Circ.

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