Friday, March 31, 2006

La tradizione fiamminga

Durante tutto il Cinquecento i migliori cantori erano quelli avevano studiato nelle maggiori cantorie della Fiandra. I compositori fiamminghi furono i maggiori del secolo, un esempio fu Orlando di Lasso (ritratto a sinistra)(Mons 1532 – Monaco di Baviera 1594). Altri, invece, diventarono capiscuola di nuovi orientamenti musicali, come Adriano Willaert (Bruges 1490 ca. - Venezia 1562).
Tra gli altri compositori importanti ricordiamo Cipriano de Rore (Malines 1516 – Parma 1565), Filippo de Monte (Malines 1521 – Praga 1603) e Giaches de Wert (Anversa 1535 – Mantova 1596).

Il Rinascimento

Il termine Rinascimento fu coniato intorno alla metà dell'Ottocento da Jules Michelet e Jacob Burckhard, due storici, per indicare la civiltà artistica e il pensiero fioriti nei secoli XV e XVI, prima in Italia e poi in altre regioni. Il Rinascimento è il periodo della rinascita culturale in Europa.

LA MUSICA E LA CIVILTA' RINASCIMENTALE: Per musica rinascimentale si intende la produzione polifonica, sia vocale che strumentale, compresa tra la metà del XV secolo e la conclusione del XVI. Durante il Rinascimento tutte le arti rifiorirono; la musica era presente in tutte le manifestazioni della vita sociale a quella politica. Le cappelle musicali erano formate dai migliori professionisti e la Chiesa celebrava i suoi riti con splendore e magnificenza. La musica profana ebbe ancor più popolarità e la diffusione della danza favorì notevolmente lo sviluppo della musica strumentale. Il bisogno di fare musica per intrattenimento da parte dei professionisti e non, fu una caratteristica del periodo rinascimentale. Ogni gentiluomo doveva avere una formazione musicale.

Wednesday, March 29, 2006

I maestri fiamminghi: da Ockeghem a Josquin des Prez

Per fiamminghi si intendono i musicisti dei secoli XV e XVI che si formarono nelle cappelle musicali delle città della Fiandra, corrispondente alle province centro meridionali dell'Olanda e del Belgio ed alcune province settentrionali della Francia. Lo sviluppo della cultura musicale fu possibile grazie alle condizioni economiche favorevoli e al benessere diffuso di cui godevano queste terre a partire dal XIV secolo. Le cappelle della Fiandra formarono i cantori migliori e i più famosi compositori dell'epoca.
Il primo importante compositore fiammingo fu Johannes Ockeghem (Fiandra orientale 1420 circa – Tours 1495). Egli fu prima cantore nella cattedrale di Anversa e Moulins, poi divenne tesoriere dell'Abbazia di S.Martino a Tours, una carica di grande responsabilità. Ockeghem è ricordato come prototipo dei compositori fiamminghi che svilupparono i più sottili artifici della scrittura canonica. Tra le sue composizioni ricordiamo Missa prolationum nella quale sono variamente combinate le indicazioni di tempo e la Missa cuiusvis toni che si può eseguire su qualsiasi scala tonale.
Il compositore fiammingo più importante è, invece, Josquin des Prèz (foto a sinistra)(Hainaut 1440 circa – Condé-sur-l'Escaut 1521). Josquin godette di grande stima sia tra i contemporanei che tra i postumi. Fu cantore nella Cappella del Duomo di Milano, nella cappella pontificia a Roma e alla corte di molte personalità dell'epoca (Sforza, Luigi XII re di Francia, ...). Il grande merito storico di Josquin è quello di aver posto l'attenzione nello stabilire rapporti di coerenza espressiva tra il testo è l'invenzione musicale.
-I LORO CONTEMPORANEI: Tra i compositori contemporanei a Josquin e Ockeghem ricordimo: Jacob Obrecht (1452 ca.- Ferrara 1505), Heinrich Isaac (1450 ca.- Firenze 1517. Fu a servizio di Lorenzo il Magnifico) e Pierre de la Rue (1460 ca.- Courtrai 1518. Fu a servizio dell'arciduca Filippo il Bello).

Sunday, March 26, 2006

La scuola polifonica inglese

A partire dal XII secolo in Inghilterra si iniziò a sviluppare un contrappunto diverso da quello continentale che si caratterizzò per l'utilizzo di procedimenti paralleli di terze e di seste. Furono i teorici inglesi a riconoscere l'intervallo di terza come consonante. Le composizioni inglesi del XIV secolo, soprattutto conductus e mottetti, erano in genere a 3 parti che spesso si muovevano parallelamente per terze e seste. Il più famoso esempio di composizione dell'epoca è la rota (canone) “Sumer is icumen in” che risale al 1240 circa.
In seguito alla Guerra dei Cent'anni, molti musicisti inglesi si trasferirono al di là della Manica facendo così conoscere il “discanto inglese” a terze e seste, che fu appreso e adottato ma con il cantus firmus alla voce superiore. Questo tipo di discanto prese il nome di faux-bourdon (falso bordone). Il compositore inglese più famoso fu John Dunstable (1380-1453); egli influenzo notevolmente gli altri compositori dell'epoca sia inglesi che comtinentali tra cui: Dufay, Binchois, Busnois. Altri compositori furono: Leonel Power e John Benet.

Saturday, March 25, 2006

MESSE, MOTTETTI E CHANSONS

Con lo sviluppo delle cappelle musicali crebbe notevolmente il numero delle composizioni sacre, in particolare le messe e i mottetti. Lo sviluppo del contrappunto portò alla disposizione a quattro parti vocali: il cantus o discantus o superius, da cui soprano; contratenor altus o altus, da cui contralto; tenor, tenore; contratenur bassus o semplicemente bassus, da cui basso.

Il mottetto, a 3 o 4 voci, era strutturato come una successione di più brani concatenati, in ognuna dei quali era sviluppata una frase del testo letteraria. Nel XV secolo il mottetto era diventato la forma esclusiva della polifonia sacra cantata durante le cerimonie del culto.

La chansons, di solito a 3 voci, nacque come una fusione delle forme profane dell'epoca. Il testo era in francese e parlava di storie amorose.

Thursday, March 23, 2006

NASCITA DEL CONTRAPPUNTO IMITATO

La tecnica del contrappunto fu definita durante il XV secolo e conobbe subito una vasta diffusione. Essa si basa sul principio dell'imitazione, libera o rigorosa, che contraddistingue l'elemento attivo capace di assicurare l'unità temetica delle composizioni. Nel contrappunto imitato c'è quindi una voce che espone un motivo (o soggetto) chiamato dux ed altre che rispondono variandolo (comes), Nel XV secolo i maestri chiamavano l'imitazione canone e lo differenziavano in: canone mensurale e canone enigmatico. Nel primo una stessa melodia era eseguita contemporaneamente da più cantori, con ritmi e durate diverse. Tra i canoni mensurali ricordiamo: l'Agnus Dei della Missa “L'homme armé” di Pierre de la Rue. Nei canoni enigmatici, invece, si presentava solo il motivo che aveva funzione di dux, mentre la risposta non era espressa nella notazione ma celata sotto un indovinello da risolvere. I canoni enigmatici sono un esempio della concezione intellettualistica nel periodo del passaggio dal Medioevo al Rinascimento che ricercava simboli, risolveva gli artifici, ecc.... Alcuni esempi di canoni enigmatici si possono trovare nell'Esemplare ossia Saggio Fondamentale pratico di contrappunto (1774-75)
di padre G.B. Martini.

LE CAPPELLE MUSICALI E I CANTORI

Durante il XV secolo la figura del musicista si affermò come ruolo professionale. Questo favorì la nascita delle cappelle musicali che formavano professionalmente i cantori, che erano così capaci di affrontare composizioni polifoniche molto complesse. Tra le cappelle più famose ricordiamo quella di Borgogna e quella della Fiandra. Con il passare dei secoli il numero di cappelle subì un costante aumento.

Lo sviluppo del contrappunto

In seguito alla Guerra dei Cent'anni (1339-1453), in Francia regno l'instabilità per molto tempo. Le conseguenze della guerra si ripercossero anche sulla cultura e quindi sulla musica. Il centro dell'arte musicale si spostò in Inghilterra, ma specialmente in Borgogna e nella Fiandra. Durante questo periodo (XV sec.) la musica sacra riacquistò importanza e il canto figurato e il contrappunto conobbero una vasta diffusione.

Monday, March 20, 2006

La musica strumentale e gli strumenti nel medioevo

Durante il XII secolo i riferimenti, le descrizioni e le raffigurazioni di strumenti musicali sono molte. Questo può sembrare strano dato che la maggior parte delle composizioni erano scritte per voci. Si è però scoperto che nella pratica quotidiana le composizioni venivano eseguite sia da cantori sia da strumentisti con raddoppi o sostituzioni. Questo spiega il fatto che, prima del XVI secolo, i manoscritti contenenti composizioni strumentali erano davvero pochi perché l'autore componeva il suo brano per voci ma era cosciente del fatto che lo stesso brano sarebbe stato eseguito anche da strumentisti. I codici più famosi contenenti questi canti sono: il più antico manoscritto del Trecento contenente una ventina di danze in stesura monodica (British Museum), il Robertsbridge Codex (musiche per strumento da tasto) e il Codice di Faenza (o Codice Bonadies). Le fonti più autorevoli per la conoscenza della musica strumentale e degli strumenti del medioevo sono il trattato di Johannes de Grocheo e il Tractatum de Musica di Girolamo di Moravia.
Lo strumento più importane del medioevo fu l'organo. Nei secoli XII-XV sono stati raffigurati due diversi organi: il portativo e il positivo. Tra i cordofoni ricordiamo lo scacchiere (o echiquier) a corde percosse e il salterio a corde pizzicate. Tra gli strumenti ad arco ricordiamo: la crotta (o rotta)(il più antico), la viella (il più diffuso), la ribeca e la giga. Tra gli strumenti a fiato si citano: la tromba, il trombone, il cornetto in legno i flauti diritti e traversi. Erano anche usati l'arpa e vari strumenti a percussione.

Thursday, March 16, 2006

LE FORME E I COMPOSITORI DELL'ARS NOVA

Le composizioni dell'Ars nova francese e italiana differiscono per molti aspetti: nelle prime è sempre presente un disegno costruttivo che governa gli elementi strutturali, mentre in quelle italiane c'è maggiore libertà, distesa scansione melodica e fuidità ritmica. Queste caratteristiche sono presenti nelle forme dell'epoca come i madrigali, le cacce e le ballate.

Madrigali

: La struttura poetica dei madrigali, in gran voga nel primo periodo dell'Ars nova, era la seguente: 2 o 3 terzine di endecasillabi con lo stesso ordine di rime erano seguite da un ritornello di 2 endecasillabi. I madrigali potevano essere a 2 o 3 voci. La musica delle terzine era uguale mentre variava nel ritornello.

Caccia: E' un canone a 2 voci all'unisono accompagnate da un tenor strumentale. I test affrontano argomenti quali la caccia, la pesca, il mercato e il gioco.

Ballata: La ballata rappresentò la forma più evoluta dell'Ars nova italiana e predominò la scena musicale dalla metà del XIV secolo. La struttura era la seguente: ripresa di 2 versi endecasillabi, 2 piedi di 2 versi endecasillabi ciascuno con rime identiche, una volta uguale alla ripresa di 2 versi, (il primo di essi rima con l'ultimo, il secondo rima con il primo della ripresa), si ripete la ripresa da capo. Le ballate erano a 2 o 3 voci (cantus, tenor, contratenor).


Tra i compositori dell'Ars nova italiana ricordiamo Francesco Landino (Fiesole 1325- Firenze 1397)(a sinistra), chiamato Francesco degli Organi, famoso, oltre che per le sue composizioni, per la grande perizia di esecutore su ogni tipo di strumento e per la sua cultura filosofica e poetica.
Tra gli altri ricordiamo: Bartolino da Padova, Matteo da Perugia, Zaccaria e Giovanni da Genova. La decadenza dell'Ars nova italiana si deve alla mutazione della vita culturale, sempre più sensibile alle influenze d'Oltralpe. Il musicista che sanzionò questa conclusione fu Johannes Ciconia (1335-1411).

Wednesday, March 15, 2006

L'AMBIENTE CULTURALE IN ITALIA DURANTE L'ARS NOVA

L'Italia in cui nacque e crebbe l'Ars Nova fu quella trecentesca della nuova cultura volgare, la cultura cioè che aveva dato evidenti segnali con la poesia del Dolce stil novo e con la pittura di Giotto. Per quanto riguarda la letteratura la fonte primaria è sicuramente il Decameron di Boccaccio: la storia di dieci ragazzi e ragazze che si erano rifugiati in una villa fuori Firenze per scappare alla peste e che si raccontavano novelle e concludevano le loro giornate mettendosi a “cantare e suonare e carolare(danzare)”.
In questo periodo nacque la così detta “poesia per musica” che comprendeva madrigali, cacce e ballate. Il maggiore poeta per musica fu Franco Sacchetti (1332-1400)(immagine a sinistra) di cui ricordiamo le ballate “O vaghe montanine pastorelle” e “Innamorato pruno” e la caccia “Passando col pensier per un boschetto”.

Tuesday, March 14, 2006

L'Ars Nova italiana

La tecnica della polifonia e del contrappunto si sviluppò anche in Italia, anche se molto più semplice rispetto a quella francese. Nelle cappelle e nelle cattedrali italiane del XIII secolo consisteva nel cantus planus binati costituito da una melodia del repertorio liturgico accompagnata da un'altra melodia che procedevano a ritmo libero. Verso la fine di questo secolo, però, la cultura musicale dell'Italia settentrionale sembra in qualche modo influenzata dal quella francese. Questo emerge dal trattato di notazione mensurale Pomerium in arte musicae mensuratae (1321-1326) dello studioso padovano Marchetto. In questi anni vennero scritti anche molti mottetti latini. La quasi totalità della produzione dell'epoca fu profana, anche se i compositori furono soprattutto ecclesiastici.

Monday, March 13, 2006

ALTRI COMPOSITORI FRANCESI DELL'ARS NOVA

La maggior parte delle composizioni dell'epoca ci viene dal poema allegorico-satirico “Roman de Fauvel”(1316), costituito da circa 160 brani, la maggior parte anonimi; da 33 mottetti a 3 parti, da alcuni conductus, alcuni lai e altre forme. Tra i compositori ricordiamo: Jehannot de l'Escurel, Chaillou de Pesstain, Philippe de Vitry (poeta assai apprezzato e lodato anche dal Petrarca), Jean Vaillant, Pierre des Molins, Solage, Philippus de Caserta.

Visita anche il post sull'Ars Nova Francese al link: http://storiadellamusica.blogspot.com/2006/03/lars-nova-francese.html#links

Saturday, March 11, 2006

GUILLAUME DE MACHAUT

Guillaume de Machaut fu il più importante compositore del XIV secolo. Nacque intorno al 1300 in un villaggio della Francia del Nord. Nel 1323 entrò al servizio di Giovanni di Lussemburgo come segretario, seguendolo in giro per l'Europa. In seguito alla morte in battaglia di Giovanni di Lussemburgo (Crécy 1346), Machaut fu a servizio di Carlo V, il suo successore. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Reims, dove vi morì nel 1377. In questi ultimi anni si dedicò alla poesia e alla composizione musicale.

Thursday, March 09, 2006

L'Ars Nova francese

Grazie ai trattati “Ars novae musicae” (1319) di Johannes de Muris e “Ars novae musicae” (1320) di Philippe de Vitry si comprende che in quel periodo la musica stava cambiando. Per quanto riguarda la notazione le novità furono: la pari dignità della divisione imperfetta (binaria) dei valori rispetto a quella perfetta (ternaria) e l'introduzione di 2 nuovi valori: la minima e la semiminima. Le opere furono principalmente di ispirazione e destinazione profana.
La forma più importante fu il mottetto, molto spesso elaborato secondo gli artifici del contrappunto. I mottetti dell'Ars Nova francese a 3 o 4 voci (triplum, motetus, tenor, contratenor). Molti mottetti erano isoritmici, cioè costruiti combinando una melodia di origine gregoriana (color) impiegata come cantus firmus, con uno schema ritmico di più note e pause (talea) che era ripetuto più volte durante lo svolgimento della melodia-color.

Wednesday, March 08, 2006

La secolarizzazione della società e della cultura – Prevalenza della musica profana

La società medioevale fino al XII secolo era stata influenzata dalla religione. Anche la musica era quindi destinata ai riti sacri e alle celebrazioni religiose. Questa concezione del mondo arrivò a piena maturità nel Duecento. A partire dai primi dai primi decenni del XIV secolo la situazione cambiò e inizio la laicizzazione con la conseguente separazione ideale tra Chiesa e Stato, tra religione e scienza. Anche l'arte cambiò prospettiva, questo è il periodo del vivace pennello di Giotto e delle novelle del Decameron di Boccaccio di ispirazione laica. Anche la musica cambiò: si ebbe un notevole aumento della produzione di musica profana rispetto a quella religiosa. Questo fu favorito dal trasferimento della Curia papale da Roma ad Avignone e dalla poca credibilità che iniziava ad avere la Chiesa.

Tuesday, March 07, 2006

Il problema dell'interpretazione ritmica

Dato che i canti dei secoli XI-XIII sono stati scritti in notazione gregoriana, la quale indica l'esatta altezza dei suoni ma non la durata, l'interpretazione ritmica è sempre molto difficile. Numerosi musicologi hanno affrontato questo problema senza giungere a conclusioni convincenti. Tra questi musicologi ricordiamo: Hugo Riemann, Beck, Gennrich, Pierre Aubry, Restori, Liuzzi, Sesini, Monterosso, Angèles.

Monday, March 06, 2006

I MINNESÄNGER

Gli ideali cavallereschi cantati dai trovatori entrarono nelle corti della Baviera, della Bassa Renania e del Tirolo grazie al matrimonio tra Federico Barbarossa e Beatrice di Borgogna (1157). I poeti-musicisti tedeschi iniziarono così a cantare in alto-medio-tedesco i concetti dell'amore cortese. Questo movimento artistico prese il nome di Minnesänger (da Minne=amore cortese e Sang=canto) e fu l'equivalente di trovatore e di troviero. I più noti Minnesänger, i cui scritti sono conservati nei codici di Jena, Vienna, Mondsee e Colmar, sono: Friedrich von Hausen, Wolfram von Eschenbach, Walter von der Vogelweide, Neidhart von Reuenthal, Heinrich von Meissen (conosciuto come Frauenlob), Tannhäuser (autore di Lieder e di Leiche).

Sunday, March 05, 2006

I TROVIERI

I trovieri, attivi nella Francia settentrionale, erano poeti-musicisti che usavano la lingua d'oïl. La lirica dei trovieri riecheggiava e osservava i temi poetici e i moduli tecnici della lirica trobadorica. Tra i più famosi trovieri, i cui scritti ci sono stati tramandati attraverso 24 scritti dei secoli XIII e XIV e numerosi frammenti, ricordiamo: Chrétien de Troyes (maggior poeta medioevale prima di Dante attivo tra il 1160 e il 1190), Canon de Béthune, Blondel de Nesles, Gace Brulé, Gui, Riccardo Cuor di Leone, Thibaut IV, Gautier de Coincy, Adam le Bossu (o Adam de la Halle; 1240-1287).

Friday, March 03, 2006

I TROVATORI

La nuova lingua d'oc diffusa nelle province della della Francia meridionale acquistò dignità letteraria grazie ai trovatori. Nei versi delle loro poesie comparivano valori come l'amore cortese caratteristici di quel tempo. La poetica più comune fu la cansó, divisa in strofe o stanze (coblas) aveva una struttura simile a quella degli inni. Altre forme furono i sirventès, il planh, la tenso o joc parti, l'alba, la pastorela, i ductia e le estampida. Tra gli stili ricordiamo: il trobar plan o trobar len, il trobar lic e il trobar clus.
Friedrich Gennrich, un musicologo tedesco, ha diviso la produzione musicale trovadorica e dei trovieri in quattro forme-tipo musicali: il tipo litania (ripetizione di una stessa formula melodica con possibile alternanza tra coro e solista), il tipo lai-sequenza (ogni frase era ripetuta prima di passare alla successiva), il tipo inno (formato da strofe con stessa struttura metrica e stessa melodia), il tipo rondeau (il ritornello corto ripetuto dal coro si contrappone ad una o più stanze di maggiore ampiezza). Oggi conosciamo il nome di circa 450 trovieri, oltre 2600 testi poetici e appena 350 melodie. I più importanti trovatori furono: Guglielmo IX, Ebolo II, Marcabruno di Guascogna, Jaufré Rudel, Bernard de Ventadorn, Arnaut Daniel, Guiraut de Borneilh, Rainbaut de Vaqueiras, Peire Vidal, Folquet di Marsiglia e Uc de Saint-Circ.

Thursday, March 02, 2006

POESIA E MUSICA NELLE CORTI FEUDALI

La società feudale della fine del XI secolo subì una notevole trasformazione. L'ingentilimento delle corte, il castello come luogo in cui il signore poteva, oltre che difendersi, praticare attività ludiche, sportive, ecc.... Fu in questa società che nacque la poesia cavalleresco-cortese che si accompagnò alla musica. La donna amata diventò la sovrana, la senhoressa del poeta. L'amore era inteso come l'elevazione, distinzione e raffinatezza. I canti che i trovatori e i trovieri componevano erano in genere accompagnati dalla viella o dall'arpa.

Wednesday, March 01, 2006

IMPORTANZA DEL PRIMO MOVIEMENTO POETICO-MUSICALE EUROPEO

Con il graduale abbandono del latino e del volgare e con il crescente utilizzo delle nuove lingue europee, dal XI secolo nacque così la lirica dei trovatori (lingua d'oc), dei trovieri (lingua d'oil) e dei Minnesanger (lingua medio-alto-tedesca). L'argomento principale di queste poesie era l'amore. La musica procedeva insieme ai versi, sottolineandone la struttura. Oggi sono conservate molte di queste composizioni in manoscritti chiamati canzonieri (chansonniers). I primi canzonieri risalgono al XIII secolo.